Medicina tradizionale cinese vs medicina occidentale.

29 Mar

Dopo un mese di forte tosse, tanto da non riuscire a dormire, mi sono decisa ad andare da un dottore. Trovandomi in germania e non in Italia mi sono recata dal medico piu vicino trovato per mezzo di google. Dopo aver pagato 15 euro di visita, mi accorgo che in realtà non si tratta di nessuna visita. La dottoressa si limita ad ascoltare il motivo per cui sono li ed a prescrivermi un antibiotico da prendere per una settimana, tre volte al giorno, più un antinfiammatorio. Dopo tre giorni di antibiotico la tosse non accenna a diminuire, anzi. Una notte riposante sembra quasi un sogno, visto che ormai mi sono abituata almeno ogni ora a controllare il mio computer con la speranza che sia mattina e che quindi sia riuscita a dormire almeno due ore di seguito. Niente da fare. Penso che l’unica azione di quell’antibiotico sia in realtà quella di diminuire le mie difese immunitarie.

Ieri sera, dopo giorni che non la vedo, trovo la mia conquilina cinese in cucina. Alla domanda ” wie geht’s?” “come stai?” inizio a raccontarle di questa tosse che non mi lascia stare e dell’antibiotico che sto prendendo. Dopo una serie di insulti alla medicina occidentale va in camera sua e torna con una serie di bustine e flaconcini. Inizia mettendomi il famosissimo tiger balm su alcuni punti del corpo. Per metterlo fa una pressione su alcuni nervi del collo, su alcuni punti della gola e del petto e addirittura sulle mani. Dopo di che tira fuori un vasetto contenente ginger o meglio, in italiano, Zenzero. Me ne fa mangiare due pezzetti ed è come una magia. Una strana sensazione di caldo alla gola e poi neanche piu’ un accenno di tosse. Ho dormito benissimo e non solo per tutta la notte ma anche per tutta la mattina. A distanza di ore mi riviene ancora un po’ di tosse ma molto piu leggera di prima. Mi rimangono due bustine di Juhong keli (non ho la benchè minima idea di cosa sia) da prendere oggi e ne vedremo gli effetti.

Tutto quello che volevo dire è che la medicina cinese viene spesso screditata come medicina non scientifica e senza risultati. Io credo invece che grazie alla storia millenaria della loro medicina, loro siano capaci di portare a risultati utilizzando metodi meno scientifici ma pià naturali e quindi migliori.

Siano lodati il Tiger balm e lo zenzero!Immagine

Western Australia e viaggio in Van. Up the coast till Darwin.

22 Gen

A mio giudizio lo stato dell’ Australia occidentale (WA) rappresenta la parte più bella e allo stesso tempo quella più trascurata da parte dei turisti che preferiscono recarsi a Sydney o Melbourne.

Perth, la capitale del WA, con i suoi 1.600.000 abitanti si estende tra i fiumi Swan e Canning e si affaccia sull’oceano indiano. A mio parere Perth è si una bella città ma non la giudicherei assolutamente come motivo per andare a visitare il Western Australia. Se è una citta quello che volete vedere, allora andate a Melbourne oppure Sydney. Ma se è la vera Australia dalla terra rossa accostata a lunghe e deserte spiaggie…beh allora nolleggiate o comprate (visti i prezzi così accessibili) una macchina o ancora meglio un Van e…il viaggio verso il North Territory inizia e non ne rimarrete delusi.

Anche io, dopo un lungo periodo passato a lavorare in un ristorante a Fremantle (stupenda località a 20 km da Perth di cui vi parlerò poi), ho deciso di intraprendere questo viaggio verso Darwin di cui me ne avevano tanto parlato. Così, attraverso il sito www.gumtree.com.au e un paio di avvisi appesi sulle pareti degli ostelli, ho trovato i miei 4 compagni di viaggio. Abbiamo organizzato tutto giusto un giorno prima, senza esserci nemmeno incontrati tutti. Ma in Australia ci si fida di tutti e non esistono problemi. Ed infatti il gruppo era perfetto. Un italiano (Paolo), un Inglese (Ben) una inglese (Bahvna), una braziliana (Mari) e, infine, un’altra italiana che sarei io. Ovviamente abbiamo dovuto conoscerci e non sempre è stato tutto facile..ma quando mai stare quasi un mese, 24 ore su 24,facendo tutto assieme e dormendo tutti stretti nello stesso Van?

1° giorno: la partenza ed il deserto dei pinnacoli. Una mattina soleggiata scandisce il momento della partenza e dell’incontro con i miei compagni di viaggio. Un po’ emozionata mi dirigo verso il centro nolleggio van della Wickedcamper, (http://www.wickedcampers.com/) compagnia grazie alla quale è possibile il nolleggio di un economico, urban style van. Una volta svolti i vari pagamenti ecco il nostro Gibson George (così battezzato da una canzone che cantavamo ripetutamente). Certo non stiamo parlando di un van di lusso. Ci sono tre posti davanti, un ampio spazio in mezzo e due posti dietro. Un bagagliaio contenente un lavandino e uno scaffale per il cibo. Un fornelletto elettrico e un box frigorifero. Ma a noi Gibson George piace un sacco! Così la brasiliana prende il comando e guida verso il primo centro commerciale in cui carichiamo e riempiamo il nostro mezzo di beni come pasta, fagioli, sugo, tonno, un vasetto di marmellata e burro d’arachidi, caffè, latte a lunga conservazione, pane bianco, un sacchetto di mele. Credo proprio che questi alimenti abbiano costituito da soli il 90 percento dei nostri pasti in un mese. Ovviamente non ci si può inoltrare nel deserto australiano carichi di lattuga e pesce fresco! L’acquisto delle bevande costituisce uno dei momenti essenziali nel capire il genere di persone che si ha di fronte. La brasiliana e l’inglese vogliono comprare 4 Casse di birra. Io ed i restanti ci guardiamo un po’ sconcertati. Alla fine, con un po’ di peso in più, Gibson George prosegue il suo cammino. 100 euro a testa da mettere come fondo cassa per le prime spese, qualche chicchiera senza imbarazzo e siamo alla prima tappa. Il deserto dei pinnacoli

Nel mezzo della poca vegetazione arida si trova questo particolarissimo deserto costituito da una distesa di sabbia sulla quale spuntano innumerevoli pilastri calcarei dalle forme più svariate e con altezze che possono raggiungere anche i cinque metri. La sua visione al tramonto ci lascia affascinati e stupiti. La scienza non riesce a spiegare il perchè di queste formazioni rocciose nel bel mezzo del deserto. Contenti guidiamo fino al paese più vicino, troviamo un luogo appartato e ci fermiamo. è ora di cena! così Paolo ed io, da bravi italiani, cuciniamo quella che sarà storica come la peggior pasta cucinata da due italiani. O forse l’invenzione, già precedentemente sperimentata dagli inglesi, come la pasta puree! deliziosa! soprattutto quando l’alternativa è costituita da fagioli! D’altronde con il fronelletto fornitoci dal Wicked fucking camper van centre non è facile. Nel momento della nostra cena veniamo a conoscenza di questo back packer vicino di van, italiano anch’esso e solitario. Simpatico ma troppo solitario. Non viaggerei, io, da sola nel deserto. Ma questa sono io..so..dove ero rimasta? ah si. Cena e letto time. E che letto. Ma tutti insieme ci accoccoliamo sul materasso disteso all’interno del van in una composizione assai complicata ed instabile. Vietato muoversi e soprattutto russare, vero Paolo???

L’erba del vicino è sempre più verde

11 Gen

Anche se i paragoni di questo genere non andrebbero fatti, ecco un piccolo confronto Europa- Australia.

http://www.smh.com.au/travel/sorry-australia-europe-rules-20111026-1mj5o.html

Volevo riportare questo link relativo ad un articolo preso dal “travel” in cui questo giornalista David Whitley espone la sua idea relativa al fatto che, nonostante il recente turismo a cui è soggetta la sua terra, essa non potrà mai competere con l’Europa.

In effetti devo dire che dopo 12 mesi trascorsi laggiù sono tornata a casa con una nuova visione del mio paese e di tutta l’Europa in generale. L’australia è una terra giovane e come tale ha avuto la possibilità di costruirsi tutto l’apparato economico e politico prendendo spunta dai paesi già avanzati in questo campo, sapendo scegliere gli elementi più giusti e favorevoli. D’altra parte questa sua giovinezza denota non solo dei tratti favorevoli: manca la cultura e ciò è da non sottovalutare. Con il termine cultura non intendo solamente i musei o le grandi antiche opere architettoniche. Ciò manca, è vero, ma in ogni caso l’australia rappresenta una meta turistica sotto altri punti di vista. La vera mancanza di “cultura” la si nota, secondo me, analizzando i vari comportamenti sociali così diversi rispetto a noi “vecchi”. Non saprei nemmeno bene definire cos’è questa mancanza di cultura nei fenomeni sociali ma credo la maggior parte di coloro che hanno vissuto in questa terra me lo possono confermare.

Per quanto riguarda brevi viaggi di vacanza in Australia devo dire che, se ne si ha la possibilità, ne vale sicuramente la pena. Ma ne vale la pena se si ha già visitato l’europa e allora si sceglie di visitare un altro paese. Ma se la scelta è tra Europa e Australia..beh..credo di concordare con il giornalista David Whitley.

  • Storia: La storia australiana, come carcere inglese, può senza dubbio risultare affascinante. Ciò che manca, rispetto all’Europa, è l’incrocio tra le diverse storie dei diversi paesi. Non si trovano templi risalenti al periodo classico greco vicino ai resti di un altro edificio medioevale. Tutto questo accostamento tra culture e storia lascia un fascino assoluto.
  • Grandi edifici: in effetti l’opera House di Sydney non può reggere il confronto con le grandi opere architettoniche presenti in Italia e nel resto degli altri stati.
  • Musei: beh..non so quanto convenga visitare un museo in Australia a patto che questo non riguardi gli Aborigeni. Il più famoso museo australiano è quello di Cranberra: “the Australian was memorial”. Ce ne sono altri abbastanza buoni ma non potranno mai reggere il confronto con quelli europei.
  • Distanze geografiche: ragazzi da Sydney a melbourne ci sono 877 km! Per non parlare della distanza Melbourne- Darwin!
  • Diversità: in italia si trovano grandi differenze tra le singole regioni e enormi differenze anche tra stati contigui e vicinissimi. Tutto ciò conferisce un grande interessa ad ogni singola parte. Si parla di grandi differenze nel modo di vivere dei singoli stati, non solo di differenze architettoniche o politiche. Pensiamo solo al cibo e a quanto sia diversa l’arte culinaria inglese da quella italiana. Queste sono cose che non si trovano in Australia!
  • piccoli paesi: l’Europa non è tanto più grande dell’Australia ma ha una popolazione che è circa 40 volte più numerosa. Ciò porta all’esistenza di numerosi paesini. Con tutto il rispetto per carinissimi paesi in Oz (come fremantle, New Town, Albany, Margaret River), i paesi Europei sono tutta un’altra cosa. Da Madrid si raggiunge velocemente Toledo, da Londra Bath oppure Cambridge e Oxford, ancora da Firenze San Gimignano…
  • Scenari naturali: l’ambiente Australiano è fantastico. Si trova il deserto, il Bush o le foreste tropicali su a nord, grandi spieggie di sabbia bianca e dune di terra rossa. A dir poco fantastico. Nonostante ciò ci sono alcuni paesaggi che non è possibile trovare in Oz. Le montagne costituiscono un esempio di ciò. Sì, le “Three sisters mountains” e le altre montagne australiane reggono poco il confronto con le nostre alpi innevate.
  • Feste, tradizioni, sagre e feste.

Sì, credo che ogni luogo al mondo sia bellissimo nelle sue particolarietà ma credo anche che l’europa sia uno dei migliori e soprattutto l’Italia. Perciò non cadete nella famosa trappola del :” l’erba del vicino è sempre più verde” perchè vi accorgerete che la nostra ha colori ancora più sgargianti.

Qualche sito per cercare lavoro in Australia

11 Gen

Ciao!

qui di seguito vi elenco alcuni siti su cui trovare lavoretti casual in Australia:

www.backpackerjobboard.com.au

www.thejobshop.com.au

www.backpackerjobsaustralia.com.au

www.daywork.com.au

www.taw.com.au

http://jobs.com.au/

per quanto riguarda lavorare nelle farm:http://www.harvesttrail.org.au/ o www.wwoof.com.au

Se siete già sul campo ci sono degli appositi giornali di lavoro e troverete la categoria cerco/offro lavoro su tutti i giornali che sono distribuiti gratuitamente.

Per gli scambi alla pari: www.aupair-word.net

Ci sono varie agenzie di lavoro in ogni città, ma anche nei paesini vicino ad importanti aree di farm e fruitpicking.

WWOOF lavorare in una farm / fattoria

10 Gen

Worldwide Opportunities on Organic Farms. cioè?

Cioè un’altra bellissima opportunità per poter trascorrere del tempo all’estero, conoscere da vicino la cultura e l’ambiente, poter stare a contatto con gente del luogo e non dover spendere soldi per alloggio e vitto. Infatti il wwofing è un altro genere di scambio alla pari. Iscrivendosi all’associazione WWOOF si riceve un libro con tutti i contatti dei proprietari di fattorie o cascine, iscritti anch’esse al WOOF, nel paese dove si vuole trascorrere del tempo. Si diventa lavoratori volontari presso farm organiche per pochi giorni o per periodi lunghissimi (si parla anche di anni). Solitamente non si riceve un pagamento e si lavora per poche ore al giorno. Il proprietario provvede a fornire cibo e alloggio. Spesso, però, si trovano anche farm che cercano aiutanti per più ore al giorno ed in questo caso si viene pagati.

Non ho ancora fatto questo tipo di esperienza ma mi sto preparando all’idea di trascorrere 3 mesi in una farm nel sud america. Per coloro interessati il sito è: www.wwoof.it o www.woof.com

La valigia del backpacker

8 Gen

Backpacking

 

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

 

 Backpacking è un termine inglese utilizzato anche in italiano che sta a indicare un modo di viaggiare indipendente e non organizzato. Deriva dall’inglese backpack, che significa zaino.
Il backpacker in genere si sposta per periodi lunghi con un budget limitato.

Gli scopi sono vari:

  • l’esperienza stessa del viaggio.
  • il raggiungimento della conoscenza del mondo per presa diretta
  • il conoscere persone del luogo
  • l’imparare le lingue in loco
  • il vivere secondo i propri ritmi

Il backpacker si serve di mezzi di trasporto locali, dorme in alloggi a basso costo, mangia in ristoranti economici e considera i propri soldi un bene che deve durare il più a lungo possibile.

In Italia il fenomeno è, rispetto all’Europa del nord, relativamente recente, ma in forte sviluppo.

L’australia è una delle mete preferite dai backpackers che possono facilmente guadagnare una bella somma di soldi e poterli spendere così viaggiando nella vicina e assai più economica Asia. Il bagaglio ideale per questo genere di viaggi è lo zaino- valigia che deve essere capiente, facile da trasportare e leggero. Soprattutto leggero. Stiamo parlando di uno zaino che dovrete sempre trasportare sulle vostre stesse spalle. Dopo aver vissuto 19 anni in provincia di milano mi è stato un pò difficile, voi capirete, lasciare tutti i vestiti, portati in una enome valigia dall’italia, comprare un backpack e riempirlo di poche cose ma utili e necessarie. Tutte le mie magliette, vestitini, scarpe, le mie scarpe e ancora le mie scarpe. Niente. La comodità e la salute della schiena sono più importanti.

 Cosa consiglio di portare:

  • qualche magliettina;
  • pratici pantaloni lunghi e comodi;
  • pantaloncini corti;
  • un paio di costumi
  • ricambio intimo
  • spazzolino, dentrifricio e spazzola per i capelli;
  • un prodotto per proteggersi dal sole.
  • un cappello;
  • un paio di occhiali da sole;
  • spray anti-zanzare;
  • una o due felpe.
  • se in un posto freddo un giubbetto
  • una salvietta per la doccia e una per la spiaggia.
  • adattatore universale
  • piccolo kit prontosoccorso
  • salviettine rinfrescanti e amuchina ( potrebbe non esserci l’acqua: deserto australiano x esempio)
  • sacco a pelo
  • carta igienica
  • un libro, i pod e una sveglia.

Trovare lavoro in Australia.

8 Gen

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Finalmente avete deciso si partire ma siete spaventati all’idea di come trovare un lavoro. Ecco qua alcuni consigli.

Solitamente i backpackers intenzionati a spendere un anno in Australia con la Working Holiday Visa hanno intenzione di girare ed esplorare ogni singola spiaggia e città ma d’altra parte, per poterlo fare, hanno bisogno anche di gudagnare qualche soldino. Nessun problema. Se devo pensare alla mia esperienza credo di aver sempre trovato un lavoro nel giro di massimo tre giorni. E stiamo parlando di una ragazzina 19nne senza grandi esperienze in campo lavorativo. Quindi non preoccupatevi. Trovare lavoro è semplice.

Le strategie dei backpackers sono diverse: c’è chi decide di rimanere in una località lavorando per un periodo abbastanza lungo e poi partire alla volta dell’agognata esplorazione del continente rosso o chi, come me, preferisce fermarsi e lavorare un mesetto e poi viaggiare verso un’altra località, lavorare un’altro mese e poi recarsi ancora in un altro luogo. Una staffetta lavoro- vacanza. Così non ci si stanca. Per coloro che quindi scelgono la seconda soluzione consiglio vivamente di seguire le stagioni. Per esempio: arrivare a Perth nel momento in cui la primavera è in pieno splendore permette decisamente di trovare lavoro più facilmente che arrivare in autunno. Chi vuole andare a godersi mare e spieggia se è inverno? molto meglio l’estate! Stessa cosa per Darwin o Cairns. Arrivare giusto un attimo prima che inizi la stagione secca e calda è l’opzione migliore! Per quanto riguarda Sydney e Melbourne non c’è una così enorme differenza, trattandosi di città vissute intensamente durante tutto l’anno. I backpackers sono uccelli migratori. Si spostano alla ricerca del caldo sempre più a nord con l’arrivo dell’inverno in posti come melbourne o Sydney.

Una volta arrivati nella località scelta si inizia la ricerca! Se si è interessanti in lavoretti nel settore della ristorazione (hospitality) basta stampare un pò di curriculum, preparati appositamente, e…iniziare a girare bar, pub, ristoranti cafè..e chi più ne ha più ne metta. Nel giro di una giornata il telefono suonerà parecchie volte e le agende si riempiranno di trial nei vari ristoranti.

In Australia, prima di iniziare a lavorare, bisogna essere disposti a lavorare un paio di ore come prova. Se la prova è superata basta firmare il contrattino a chiamata inserendo il proprio TAX FILE NUMBER e via. Here we are Australia!! i got a job! Solitamente la paga media si aggira sui 20 dollari a ora, meno le tasse circa 17 dollari. Ma in Australia nel momento di tornare a casa si può avere indietro tutte le tasse pagate! that’s awesome!

Se invece si è in cerca di qualcosa di diverso allora è pieno di siti o agenzie (se ci si trova nelle principali città) che danno un grosso aiuto. Senza laurea che permetta un certo tipo di lavoro o qualifiche in altri settori solitamente i lavori consistono in Labour per i ragazzi e segretaria per le ragazze. Sono molto richiesti giovani per lavori manuali o attività di magazzinieri per certe aziende o supermercati. Tanti giovani si impegnano anche in quelli che sono chiamati charity jobs, cioè lavoro in gruppi di carità che fermano gente per la strada cercando di prendere qualche donazione da investire nella lotta dei tumori ecc. Quest’ultima tipologia di lavoro permette di avere un certo stipendio base più altre somme notevoli a seconda delle donazioni raccolte. Un pò come con le compagnie assicurative in Italia.

Ci sono talmente tante opzioni che…

Australia. La nuova America.

1 Gen

Anche in Italia si inizia sempre di più a sentir parlare di Australia, paese che attira sempre più giovani che, mossi dalla prospettiva delle facili opportunità di trovare lavoro e guadagnare di più, si recano in questa terra lontana. Grazie alla nuova crisi europea ma anche americana, l’Australia rientra tra i paesi prediletti dai nuovi flussi migratori. Questa terra permette a tutti, giovani o meno, di poter trovare un buon lavoro, ben retribuito, in pochi giorni. Si può notare con enorme facilità l’abissale differenza tra questo paese e l’italia. Inoltre, fatto che ho apprezzato tantissimo, è la fiducia generale nei confronti dei giovani che si trovano già a poco più di ventanni a ricoprire mansioni che in Italia spettano solo agli “anziani” del settore.

Grazie al visto Working holiday è permesso a  tutti i ragazzi dai 18 ai 30 anni di cittadinanza italiana, che non hanno mai usufruito di questo visto precedentemente, di poter rimanere in Australia e lavorare per un anno. Il lavoro non dev’essere però l’attività principale per cui si va in australia. Per questo si può ricorrere ad altre tipologie di visti esclusivi per questa finalità. Non si può inoltre lavorare per la stessa azienda per più di sei mesi consecutivi. Il WHV è un’ottima opportunità per poter rimanere un anno in questo meraviglioso sub-continente, guadagnare e poi viaggiare alla scoperta. Non a tutti i paesi è permesso ottenere questo visto speciale. Fortunatamente è concesso all’Italia ed a gran parte degli altri paesi dell’unione europea, oltre agli Stati Uniti, Thailandia e ad altri paesi. Il visto è facilissimo da ottenere. Basta andare sul sito del governo australiano http://www.immi.gov.au/visitors/working-holiday/visa-options.htm, compilare il form con tutti i dati necessari e..controllare la propria email personale. In alcuni casi si riceverà il visto in alcuni giorni ma solitamente viene spedito nell’arco delle 24 ore. Questo deve essere utilizzato entro un anno e entrerà in vigore dalla data d’ ingresso in Australia.

Anche a noi italiani è concesso rimanere un secondo anno a patto che durante il precedente si abbia svolto per almeno 3 mesi (non per forza continuativi) un tipo di lavoro riconosciuto come specifico (impiego nei cantieri incluso) in zone regionali d’Australia durante il primo anno di visto. Le zone regionali sono definite da codici postali specifici per cui è il caso di controllare se il lavoro rientri tra questi.

Si può ottenere la secondo working holiday visa se:

  • si ha tra i 18 e i 30 anni.:
  • Non si viaggi con bambini a carico.
  • si abbia completato tre mesi di lavoro stagionale durante il primo working holiday.
  • Si possa fornire prove di questo lavoro specifico. Scarica qui il modulo 1263 di certificazione di lavoro specifico. Questo deve essere compilato da ogni datore di lavoro per cui intraprendi lavoro specifico durante i tuoi primi 12 mesi di working holiday.

Solitamente i lavori svolti per ottenere l’estensione sono tutti riguardanti le farm (fattorie) o la raccolta della frutta (fruit picking).

Durante il mio anno di permanenza sono venuta a conoscenza di tantissime persone che, non contente di aver trascorso in Australia già  due anni, applicavano per una student visa. Con questa è possibile rimanere per un periodo ancora maggiore a patto di studiare. E con studiare non si intende per forza università ma anche piccoli corsi come quello d’inglese (ottima la preparazione IELTS) e in alcune zone anche di surf (New South Wales) e Capoeira (Queensland). Non ho ancora ben capito il perchè del corso di Capoeira. Capisco il Surf..ma la capoerira?:) Con un visto di studio è possibile anche lavorare ma si tratta di lavoro part time di massimo 20 ore. Ovviamente anche in Australia non è difficile trovare un lavoro in cui si è pagati in nero ma legalmente non si potrebbe lavorare più di venti ore a settimana.

Per coloro più intenzionati a rimanere occorre cercare di ottenere lo Sponsor dal posto in cui si lavora. Grazie a questo è possibile continuare a svolgere il tipo di lavoro che si stava svolgendo per un periodo di tempo prestabilito che può poi essere ancora allungato.

Altra alternativa, che amerei affermare come “superata”, è quella dello sposare un Australiano/a. Invece, di matrimoni di questo tipo se ne vedono ancora.

Au pair – ragazza alla pari in Australia

31 Dic

L’essere una ragazza alla pari è una gradiosa opportunità per coloro che desiderano vivere in una famiglia in un paese straniero e venire così a conoscenza della cultura di questo. Oltretutto è un’opportunità anche dal punto di vista economico visto che permette di vivere per un più o meno lungo periodo di tempo in un paese senza dover spendere soldi per vitto e alloggio. Anzi, solitamente si riceve una piccola paghetta che varia di molto a seconda del paese, delle ore di lavoro effettivo, del numero o età dei figli e per altri fattori. In Australia solitamente si riceve dai 100 ai 250 dollari a settimana, lavorando circa 5 giorni per 35 ore.

Ciò che viene chiesto alla ragazza è di dare una mano con i bambini e con la gestione della casa. Non ci si deve stupire se viene chiesto anche di dare una mano a fare il bucato o a cucinare. Grazie a questa esperienza si riesce a conoscere a fondo la cultura di un paese, vivendolo internamente come un normale cittadino.

Come sempre ciò si può rivelare un’esperienza positiva come totalmente negative, a seconda della famiglia in cui ci si trova. Personalmente io ho iniziato la mia avventura in australia come ragazza alla pari. Attraverso un sito totalmente gratuito (http://www.aupair-world.net/) sono venuta in contatto con questa famiglia australiana di Perth. é molto semplice prendere contatti con famiglie interessate e in paesi come l’australia ce ne sono molte. Purtroppo la mia esperienza non è da annoverare tra le più positive. I tre bambini (due femminuccie di 3 e 8 anni e un maschietto di 5) erano adorabili ma la mamma un pò meno. O forse è meglio dire che le cose non andavano molto come lei mi aveva raccontato per email. Ma va bene così. Tutta esperienza! E ciò mi ha permesso poi di vivere tantissime altre esperienze più positive.

Per iniziare questa esperienza bisogna quindi prendere contatti attraverso siti o agenzie. Sconsiglio quest’ultime perchè solitamente sono a pagamento e permettono contatti con le stesse famiglie che ognuno può tranquillamente trovare su vari siti specializzati in “scambi alla pari”. Occorre sempre porre molta attenzione e chiedere tantissime informazioni relative alla famiglia, al luogo, al lavoro, al tempo libero ecc. Consiglio fortemente di organizzare degli incontri via skype per essere sicuri del fatto che dietro a questi bambini sorridenti non si nascondano brutte facce dotate di cattive intenzioni.

Bisogna fare attenzione ed essere cauti ma d’altra parte bisogna anche lanciarsi. Avevo 19 anni quando sono partita. Se avessi solo dovuto pensare a paure e problemi non mi sarei mossa da casa e mi sarei persa tutto un mondo che vi assicuro vale la pena di vivere. Il viaggio vero cambia la vita. E ve ne accorgerete solo al ritorno.

Ci sono tantissimi siti online per la ricerca della famiglia ma vi consiglio vivamente www.aupair-world.net